Il Comune promuove l'accoglienza dei profughi di guerra - Comune di Traversetolo

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Il Comune promuove l'accoglienza dei profughi di guerra

Il Comune promuove l'accoglienza dei profughi di guerra

 
Il Comune promuove l'accoglienza dei profughi di guerra

Traversetolo: Il Comune attiva una casella di posta elettronica dove i cittadini possono comunicare la loro disponibilità a mettere a disposizione locali vuoti per i profughi ucraini


5 marzo 2022. Dare un aiuto concreto nell’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra che arriveranno anche sul territorio di Traversetolo: il Comune lancia un’iniziativa che coinvolge direttamente cittadini e cittadine. Con la collaborazione di Assistenza pubblica “Croce azzurra”, l’amministrazione comunale invita, infatti, quanti ne abbiano la disponibilità a mettere temporaneamente a disposizione locali dove alloggiare i profughi.
A tal fine, l’amministrazione ha attivato una casella di posta elettronica istituzionale, accoglienzaucraina@comune.traversetolo.pr.it, alla quale gli abitanti potranno scrivere per indicare le proprie disponibilità.
Un'accoglienza fattiva, dunque, quella che il Comune promuove, come spiega il sindaco Simone Dall’Orto. "Vogliamo dare il segnale della nostra presenza – dice il sindaco -. L’amministrazione non ha la proprietà di locali da poter destinare a ospitare profughi, per cui ci poniamo come facilitatori per chi possiede locali vuoti, che possono essere una stanza o un appartamento, e vuole metterli a disposizione. Contiamo sul senso di solidarietà dei nostri concittadini e concittadine”.
Le opzioni sono due: offrire un'accoglienza “base”, cioè un tetto e posti letto, oppure un'accoglienza più avanzata, cioè un tetto, posti letto, un minimo di arredo e la possibilità di avere i pasti.
Le disponibilità manifestate verranno valutate dal Comune, per capire la capienza dell’accoglienza sul territorio, in particolare dall’assessorato ai Servizi sociali, in linea con le direttive di Regione, Prefettura, Questura e Ausl. I profughi che si rivolgeranno agli uffici anagrafici dei Comuni in cui troveranno sistemazione temporanea verranno presi in carico dagli uffici stessi, che provvederanno a trasmettere i loro dati a Prefettura, Questura e Ausl. Passaggio, quest’ultimo, fondamentale per il rilascio del codice Stp, che consente l’accesso alle cure e alle prestazioni necessarie del Servizio sanitario nazionale.
Al momento sono già stati registrati nel Comune cinque profughi, che sono ospitati da una parente, e altri sei saranno registrati a breve (in questo caso si tratta di un ricongiungimento familiare).

 


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