Aperta al museo Brozzi la mostra "L'emozione del dono" - Comune di Traversetolo

archivio notizie - Comune di Traversetolo

Aperta al museo Brozzi la mostra "L'emozione del dono"

Aperta al museo Brozzi la mostra "L'emozione del dono"

 
Aperta al museo Brozzi la mostra 'L'emozione del dono'

“L’emozione del dono”

Il Museo Brozzi celebra le donazioni ricevute negli ultimi anni

Inaugurazione mostra temporanea

 

Sabato 10 dicembre alle ore 11 nella Sala del Consiglio della Corte civica “Bruno Agresti”, sono state presentate alla comunità culturale e alla cittadinanza le importanti donazioni ricevute dal Museo Renato Brozzi negli ultimi anni, che rimarranno esposte in una mostra temporanea, “L’emozione del dono”, per alcuni mesi.

 

Al termine della presentazione gli ospiti hanno avuto l’occasione di poter visitare il museo allestito con le opere delle donazioni ricevute.

 

Erano presenti alla cerimonia:

Simone Dall’Orto, sindaco del Comune di Traversetolo,

Elisabetta Manconi, vicesindaco con delega alla Cultura,

Anna Mavilla, curatrice onoraria del museo e dell’esposizione temporanea.

 

Tale evento ha rappresentato da un lato un'occasione fondamentale per presentare al pubblico le recenti acquisizioni del Museo, dall'altro un momento di incontro e di ringraziamento per tutti coloro che, con le loro donazioni, hanno contribuito allo sviluppo delle raccolte museali di Traversetolo.

 

La mattinata si è aperta infatti con il ringraziamento emozionato ai donatori e alle donatrici del vicesindaco con delega alla Cultura Elisabetta Manconi, che ha sottolineato“il valore prezioso di queste donazioni, che mettono a disposizione del pubblico più vasto le opere d'arte. È dal 2018 che ha preso avvio questo iter e questa volontà dell'amministrazione di celebrare, oltre a Renato Brozzi, gli artisti del territorio”.

Si è unito ai ringraziamenti il sindaco Simone Dall'Orto, che ha aggiunto: "una delle sfide più grandi intraprese da questa amministrazione è stata quella di fare conoscere a livello nazionale e internazionale il nostro patrimonio museale, già di suo molto prestigioso. Quando abbiamo iniziato a ricevere le prime donazioni abbiamo aperto il cuore ed iniziato un percorso che è un valore aggiunto per tutta la comunità traversetolese, e non solo”.

Grande emozione, infine, è stata manifestata, a spiegare anche il titolo della mostra, dalla curatrice onoraria del museo nonché della mostra Anna Mavilla "nel ricevere tutte queste elargiazioni da tante persone che hanno creduto nella nostra struttura museale. Il museo Brozzi si configura infatti non solo come luogo di tutela e conservazione, ma anche come sistema aperto, di confronto, teatro di relazioni e di fruttuose sinergie. Un museo che cresce è un museo vivo, aperto e che sa rinnovarsi: ogni nuova opera d'arte che entra a far parte delle collezioni porta infatti con sé, oltre al suo valore artistico, un bagaglio di storie, rapporti di stima e collaborazioni che arricchiscono il patrimonio museale anche e soprattutto a livello di relazioni umane".

 

A Mavilla è andato il compito di illustrare le opere donate e in esposizione, che vanno da opere di Renato Brozzi – gioielli, sculture, ritratti - a opere di artisti contemporanei allo scultore traversetolese - Daniele de Strobel, Mario Minari, Guido Montanari, Ercole Vighi - a tre sculture gioiello dell'orafo Gianmaria Donini ispirate al lavoro di Brozzi, di cui, tra l'altro, ricorreranno i 60 anni dalla morte nel 2023.

La raccolta dei materiali ricevuti (in tutto più di trenta opere), segno dell’apprezzamento e dell’interesse di artisti, di famigliari e di appassionati e collezionisti di opere d’arte nei confronti della realtà museale traversetolese, è esposta, con adeguata segnaletica, negli spazi del museo, arricchendone così le prestigiose collezioni permanenti.

La mostra è visitabile il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18 e la domenica dalle 15.30 alle 18. Dal martedì al venerdì contattando lo 0521 344583.

 

La mostra. All’interno dei numerosi materiali donati si distinguono un gruppo di opere di Renato Brozzi (Traversetolo, 1885-ivi, 1963), che senza dubbio più di tutti si innesta sulla collezione storica: lo studio preparatorio per Angeli genuflessi con fiori, approntato dall’artista per il cancello in bronzo dell’Edicola Camorali al Cimitero monumentale della Villetta di Parma (donato da Michele Pagani a memoria di Carla e Giuliano Pagani); la spilla in oro con Volpetta e la scatola portasigarette parimenti in oro con Damigelle di Numidia (donate da parte di Fabrizio Venturelli e Mery Gorgoglione in ricordo di Michele Cassandro); il grande bronzo fuso e cesellato su base in marmo antico con Damigella di Numidia che stira l’ala (donato da un amico del museo che desidera mantenere l’anonimato); il ritratto in bronzo di Pierina Sasso (donato dalla Famiglia Remotti) ; i ritratti in gesso patinato di Cornelio Guerci e del Tenente Mario Grossi, eroe caduto nel primo conflitto mondiale (donati da Gabriella Zucchi Grossi); il ritratto di Ugo Mutti in bronzo, dall’originale in terracotta patinata realizzato dall’artista nel 1951 sotto il portico di Casa Mutti (donato da Marcello Mutti).

Un secondo nucleo è costituito da opere di artisti che a Brozzi furono contemporanei: Daniele de Strobel (Parma, 1873–Camogli, 1942), che di Renato fu maestro, mecenate e soprattutto amico; Mario Minari (Vignale di Traversetolo, 1894-Vairo di Palanzano, 1962), suo stretto collaboratore per circa vent’anni; Guido Montanari (Parma, 1895-1968), che certamente lo conobbe durante i comuni appuntamenti espositivi; Ercole Vighi (Traversetolo, 1927-1990), che a Brozzi guardò come a un esempio di energia creativa e di visione artistica. Grazie a queste munifiche donazioni (cinque quadri di Strobel, donati da Daniela e Roberto Vecchi; tre piatti in rame stampato e cesellato a motivi animalier di Minari, donati da Elvira Romanelli Bricoli; undici quadri di Montanari, oltre a documenti, volumi a stampa, foto e piccoli cimeli, donati da Guido e Stefania Raminzoni; un busto-ritratto di Giuseppe Verdi di Vighi, donato dagli eredi Vighi) il Museo Brozzi consolida il suo ruolo nel territorio come punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione della storia culturale di Parma e dei suoi artisti.

Completano l’elenco dei numerosi ingressi nelle collezioni del museo tre opere-gioiello donate realizzate con la sofisticata tecnica della cera persa dal maestro orafo Gianmaria Donini, Amore e metamorfosi, Il principe e la sua pozza, Medusa, quale tributo all’incredibile sapienza tecnica del grande traversetolese, profondo conoscitore dei procedimenti di fusione, sbalzo e finitura a freddo dei metalli.

 


Pubblicato il 
Aggiornato il