Traversetolo, frazioni, luoghi di interesse

Il Comune di Traversetolo

Traversetolo, situato nella fascia pedecollinare nel territorio compreso tra il corso dell’Enza e del Parma, si trova a circa 170 metri sul livello del mare.

Nonostante sia a soli 20 chilometri dalla città di Parma, sorge in una zona piuttosto tranquilla, tra la pianura e le prime colline che poi si estendono a sud nel territorio di Neviano degli Arduini.

Nel territorio risiedono 9.679 abitanti (dato al 31/12/2023) su una superficie di circa 54,6 chilometri quadrati.

Le Frazioni
Il comune comprende il capoluogo e otto frazioni:
• Bannone
• Castione de’ Baratti
• Cazzola
• Guardasone
• Mamiano
• Sivizzano
• Torre
• Vignale

Bannone
La frazione di Bannone sorge tra la pianura e i primi colli che salgono verso Sivizzano e Cazzola.
Questa terra storicamente importante come punto di sosta nelle antiche vie di comunicazione commerciale e religiosa, presenta una tipologia urbanistica particolare: si compone infatti di nuclei sparsi e abbastanza lontani tra loro: “Castellarano, Il borgo, Riviera, Case Ronchey, il Cantinone”, tutti legati alla chiesa della Purificazione nella piana delle “Saldine” presso il Masdone.
L’edificio sacro, la cui ultima ricostruzione risale al 1787, conserva opere artistiche di alto valore e negli edifici che lo completano è possibile rintracciare il ricordo dell’antico monastero fondato dai Padri Predicatori di S. Bartolomeo dei Linari.

Castione de’ Baratti
Castione de’ Baratti lega il suo nome e la sua origine ai Baratti che qui costruirono il loro castrum distrutto nella prima metà del 1400. Il paese sorge a valle sotto l’occhio attento di “Trinzola” dal­la quale gli antichi Signori vigilavano sulle valli circostanti. La chiesa di S. Silvestro, al centro del borgo, che conserva il suo fascino di architettura semplice e raccolta, pur con le evidenti modifiche dei secoli, è tarda ri­spetto alla primitiva dedicata a S. Donnino che ancora era visibile fino al 1500 in località Orio. Tra le architettura rimaste intatte nel tem­po emerge “Casa Costoncelli”, stupendo esempio di residenza tardo rinascimentale.

Cazzola
Salendo la ripida via di Cazzola, dopo aver attraversato il borgo, si giunge nel suo pun­to più alto (298 m) ove è la chiesa che occupa una posizione incantevole; da qui infatti si gode una vista infinita in ogni direzione. La piccola pieve, già documentata al 1230, conserva nell’abside la sua parte più antica.
Proseguendo oltre il colle verso Rivalta è possibile ammirare il meraviglioso succe­dersi dei calanchi che scendono verso il rio Mariolo, ricchi di fossili spesso affioranti.

Guardasone
Guardasone è la località storico-paesaggistica più suggestiva del Comune di Traversetolo: posta tra le valli dei torrenti Enza e Termina, si snoda sulle colline tra il monte Lugolo e il monte Oca. Sul monte Lugolo è possibile ammirare il Castello, antico maniero medievale fondato nei primi anni del XIII secolo da Atto Baratto, e ora residenza privata non aperta al pubblico, e ciò che resta della Guardiola, la torre di avvistamento, documentata già all’inizio del Trecento.
Di fronte, sul Monte Oca, si trova la chiesa di San Lorenzo, risalente al XVI secolo, con accanto la splendida canonica della seconda metà del 1500.
La frazione si compone di piccoli nuclei rimasti intatti nella loro armonia del passato, di cui conservano richiami architettonici significativi: Case Cavalli, Gavazzo, Ariana, Case Carbognani e Monte Salandro.
Il territorio di Guardasone è ricco di reperti storici e archeologici risalenti all’età del bronzo e del ferro e di ritrovamenti romani.
La bellezza naturale del paesaggio non contaminato dall’edilizia urbana invita a immergersi nella natura splendidamente viva dei boschi, dei prati e dei morbidi declivi che scendono verso valle, con diversi sentieri, ricchi di una flora e fauna all’insegna della biodiversità.
Guardasone è uno dei paesi, insieme a Ferrara e Biasasco (Lodi), che rivendica di aver dato i natali a Fanfulla, al secolo Lodi Giovanni Bartolomeo, uomo d’armi che raggiunse la notorietà nel 1503, al momento della disfida di Barletta. Definito il Fanfulla perché sprezzante di ogni pericolo in battaglia, le sue vicende biografiche rimangono avvolte in un alone di mistero. Senza dimenticare la leggenda che racconta che, nelle notti di vento e senza luna, sia apparso in zona il fantasma di Ottobono Terzi, feroce feudatario medievale vissuto tra la seconda metà del 1300 e gli inizi del 1400, il cui amore-odio per Guardasone condusse a morte violenta.
Per esaltare e far conoscere questo patrimonio, che coniuga storia e natura, archeologia e sentieristica, l’amministrazione comunale di Traversetolo ha avviato un importante progetto di valorizzazione della frazione, presentato giovedì 5 giugno 2021, che segna la sua prima tappa fondamentale, che sarà punto di partenza di ulteriori interventi di carattere culturale, turistico e di implementazione della sentieristica.
L’intervento di promozione è partito da uno studio storico, archeologico e naturalistico del luogo, che si è tradotto in materiale informativo a uso di tutti quanti vorranno godere della bellezza paesaggistica e degli echi storici del luogo. Sono stati infatti realizzati nove pannelli informativi e didattici, con testi, foto e mappe, che sono stati collocati in punti strategici della località, sui sentieri, ed è stata predisposta una guida, con un focus particolare sui sentieri che a Guardasone si possono percorrere sia a piedi che in mountain bike.
I contenuti sono stati elaborati da ArcheoVea impresa culturale srl, con la supervisione scientifica degli archeologi dell’Università degli Studi di Parma interni al Programma S.F.E.R.A. (direttrice Alessia Morigi; responsabili operativi Filippo Fontana e Francesco Garbasi). Il progetto ha avuto la collaborazione e il contributo di Oinoe Vini. Il pannello sulla Chiesa di San Lorenzo è stato curato di Sonia Moroni. Il circolo fotografico “Renato Brozzi” ha realizzato le foto utilizzate nella guida.
Chiunque percorrerà i sentieri di Guardasone, quindi, potrà incontrare lungo la strada questi pannelli illustrativi e approfondire così le sue conoscenze su questo luogo incantevole.
I pannelli. Un pannello è dedicato alla storia del Castello e della Guardiola. La rocca ospitò anche il poeta Francesco Petrarca – che dedicò alcuni versi alla Guardiola – e passò agli inizi del Quattrocento dai da Correggio alla famiglia Terzi. Se Azzo da Correggio aveva trasformato Guardasone in residenza signorile, con i Terzi il Castello tornò rocca militare. Nel 1449 Guardasone si arrese agli Sforza e, nel 1466, passò ai Borromeo, che lo mantennero sino alla soppressione dei feudi, alla fine del ‘700. Successivamente la rocca fu venduta a privati ed è tuttora residenza privata non aperta al pubblico.
Di fronte, sul Monte Oca, si trova la chiesa di San Lorenzo, risalente al XVI secolo, con accanto la splendida canonica della seconda metà del 1500. Alla chiesa è dedicato un intero pannello illustrativo posto davanti all’edificio.
Il territorio di Guardasone è ricco di reperti storici e archeologici che vanno dall’età del bronzo all’epoca romana fino al medioevo. Due pannelli sono dedicati proprio all’archeologia del territorio. La bellezza naturale del paesaggio non contaminato dall’edilizia urbana invita a immergersi nella natura splendidamente viva dei boschi, dei prati e dei morbidi declivi che scendono verso valle, con diversi sentieri ricchi di una flora e di una fauna all’insegna della biodiversità. Specifici pannelli sono perciò dedicati a trekking e natura, a viabilità e strade e uno in particolare approfondisce il tema della geologia e dei fossili.
Infine su un pannello ad hoc e sulla guida si possono trovare tutte le indicazioni necessarie per alcuni sentieri da percorrere a piedi o in MTB e un QRCode indirizzerà alle mappe complete e alle indicazioni relativi ai vari sentieri disponibili nella zona.
Tutti gli approfondimenti, oltre che sul sito del Comune, sul sito di Archeova
I pannelli informativi e didattici
La guida ai sentieri

Mamiano
E’ una frazione abbastanza tranquilla, nella fertile pianura del Parma, che ora pare distendersi dopo aver trascorso secoli di lotte tremende al tempo dei Rossi, dei Terzi e dei Bravi che qui avevano due castelli: uno a Pariano e l’altro in località Castello.
Ma se ormai il suo passato più non emerge che dalle scarse testimonianze rimaste, Ma­miano offre a chi lo raggiunge la ricca raccol­ta d’arte racchiusa nella Fondazione Magna­ni‑Rocca. Il museo aperto al Pubblico il 17 aprile 1990 vede esposte nelle sue sale opere d’arte antica, moderna e contemporanea ed inoltre mette a disposizione del visitatore lo stupendo parco che circonda la villa.

Sivizzano
Sivizzano, dall’alto della sua collina domina le valli circostanti in un ininterrotto susseguirsi di prati e boschi che una ricca fauna rende floridi e vitali.
Percorrendo le antiche carraie si vedono ancora esemplari dei secolari castagneti che caratterizzavano la zona e nei profondi dirupi che scendono alle “Valli” di Gabbiola è rimasta intatta quella flora selvatica di pruni, biancospini e ginepri che in primavera diffonde colore e profumo.
La chiesetta con canonica attigua risale al 1500 ma già dipendeva da Traversetolo nel 1230 come cappella.

Torre
Torre è una piccola e raccolta frazione che accompagna il salire della strada che lascia quella di Gabbiola per raggiungere Berzora e Sivizzano.
La pace dei luoghi e la serenità del paesaggio invitano alla contemplazione del¬la natura, qui ancora viva e rigogliosa.
La sua chiesetta di S. Stefano perduta nel verde, già dipendente dalla pieve di Traversetolo nel 1230, è stata ristrutturata di recente, tuttavia nel borgo a cui si appoggia sono visibili tratti di architettura tardo medievale.
La caratteristica di Torre sono i “barboi”, polle di fango con vulcanetti in continua eruzione che affiorano in località Berzora e che da secoli hanno attratto l’attenzione di molti.
Già conosciuti in epoca romana, dal medioevo vennero impiegati come fanghi curativi per la cute.
Poco distante dai barboi è la località di Berzora già ricordata dallo Smeraldo Smeraldi in una mappa del 1555. Questo nucleo di poche casupole conserva una casa torre risalente al 1600, ma già molto più anticamente questo luogo doveva servire come punto di avvistamento trai castelli di Mulazzano e Rivalta, a protezione dei versanti opposti.

Vignale
Vignale è l’ultima frazione del Comune che si in¬contra percorrendo la SS 513 da Traversetolo in direzione San Polo d’Enza.
Molto consistente dal punto di vista demografico, ha avuto in questi ultimi vent’anni un ulteriore sviluppo edilizio, con la nascita del quartiere “Ai Colli” che vede anche la presenza di eleganti ville.
Vignale, balcone naturale sul Torrente Enza, ha ospitato l’illustre pittore De Strobel, che nella sua villa ha lasciato opere di inestimabile valore artistico.
Nella parte più pianeggiante della frazione esiste un gruppo di case denominato “Cronovilla” nome derivato da una fabbrica di orologi (l’orologeria Beccarelli) che nell’arco degli anni tra le due guerre di rilevanza nazionale, fornì tutte le stazioni italiane dei propri orologi a muro oggi rarissimi ed introvabili.
Oggi, l’area Cronovilla è diventata un’area naturalistica, con l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di migliorare le condizioni naturali dell’area, storicamente interessata da attività estrattive, incentivando l’utilizzo corretto del territorio con varie iniziative destinate alla scuola ed alla comunità (laboratorio didattico, strutture per la fruizione pubblica idonee anche ai disabili, visite guidate).

Uno dei più grandi mercati dell’Emilia -Romagna
Traversetolo è famoso come il paese che ospita uno dei più grandi mercati dell’Emilia – Romagna. Una tradizione che nasce due secoli fa e che accoglie migliaia di visitatori da tutta la Regione tutte le domeniche a eccezione di quella di Pasqua e di Natale. Il picco massimo viene raggiunto in occasione delle tre Fiere annuali.
Nel 1449 Alessandro Sforza, in nome del Duca Francesco, dopo aver conquistato Guardasone e sua Giurisdizione (Traversetolo) annettendola al milanese, concedeva agli abitanti, tra i diversi privilegi, l’istituzione di un mercato settimanale nel giorno di mercoledì, con libero concorso dei parmigiani e di qualunque altro, purché senza danno per la Camera Sforzesca.
Venne scelta la sede di Traversetolo perché nel paese vi erano l’Osteria Grande, il macello, la fornace di terrecotte, botteghe di fabbri, vinai, venditori di legne e allevatori di bestiame.
Il luogo di mercato era quello compreso tra la chiesa e l’Osteria Grande (oggi Municipio), ossia l’attuale piazza Vittorio Veneto.
La mercanzia privilegiata era il bestiame, grosso e minuto (dai buoi, vacche, maiali e pecore ai polli e piccioni).
Per esemplificare circa le merci vendute nel mercato di Traversetolo, riportiamo una nota delle spese commissionate nel 1600 dal Parroco di Guardasone al suo Massaro:
“pietra da aguzzare, mistura per l’asino, una vacca con manzolo, corame, un busto per la figlia e un par de scarpe, formajo, spezierie, ovi, riso, carne, pane, sale, tavela e stamento (cordami), calzete de bavela (di seta) tela e fodra per calzoni, tela sangalla, fiaschi, ruote”.
In località “due Termine” vi era poi un secondo mercato periodico di legnami, tanto florido che, nel 1916 venne distrutto il frutteto Paoletti per lasciare spazio al “Largo del Mercato della legna”, attuale piazza Fanfulla.
Mentre nel tempo il mercato di generi vari andava prosperando, quello dei bestiami appariva quasi abbandonato. Per questo, alla fine dell’Ottocento, volendolo rilanciare, si creò un apposito luogo, lungo via Cambaratta (attualmente lo spazio è occupato dalla scuola elementare) denominato “il Mercato della fiera” con apposita via d’accesso, la via Fiera (oggi via F. Petrarca). Tale sede la si usava in occasione delle fiere autunnali e primaverili del bestiame, ma anche nei giorni di mercato settimanale, per allontanare gli animali che insudiciavano le strade.
Nei primi anni del ‘900 venne poi realizzata l’attuale piazza Marconi, che offrì nuovo spazio ai numerosi ambulanti.
Il mercato si teneva sempre in giorno feriale, mai la domenica o per festività onorate dalla Chiesa. Nel corso del Novecento però, col mutare dei costumi sociali e delle esigenze lavorative, visto che l’afflusso in giorno feriale diveniva minimo, l’Amministrazione Comunale, nonostante le proteste del Parroco, decise per due giorni di mercato: Mercoledì e Domenica. La domenica poi prevalse e rimane tuttora.
Negli anni ‘60 ci fu un ulteriore spostamento: le bancarelle furono sistemate nella piazza centrale del paese, piazza Fanfulla.
Negli anni il mercato si è ulteriormente ampliato e ora conta circa 200 banchi di vario genere (alimentari, abbigliamento, ferramenta….) .

Traversetolo ha tre mercati speciali che si tengono tre volte l’anno e in cui il mercato rimane aperto tutto il giorno ospitando eventi collaterali e altri banchi:
• Sagra di Settembre, la punta di diamante per il commercio fisso e ambulante
• Fiera di San Martino (o Fiera di Novembre) durante la quale si festeggia il patrono del paese
• Fiera di Primavera (o Fiera di Maggio)
Attualmente è attivo anche il Mercato contadino “AgriCultura” con prodotti a km0 direttamente dal produttore al consumatore. Il mercato contadino si svolge ogni domenica di mercato e durante le fiere e si trova in piazza Garibaldi proprio in centro al paese

Musei e luoghi d’arteLa Corte civica “Bruno Agresti”
Una corte rurale di origine seicentesca, che ospita, oltre al museo Renato Brozzi, la biblioteca comunale, la sala espositiva Sala delle Colonne, la Sala Consiliare Proferio Grossi ed è anche sede di eventi. Nella Sala del Consiglio si può ammirare l’esposizione permanente dell’intero ciclo di 28 dipinti ispirati ai personaggi delle opere di Giuseppe Verdi del pittore Proferio Grossi, nato a Guardasone nel 1923.

Museo Renato Brozzi
Il Museo ospita l’intero patrimonio di opere che l`artista Renato Brozzi (Traversetolo, 1885-1963), scultore, incisore e orafo, ha voluto lasciare al paese. Vi sono conservati oltre 8.000 disegni, 400 fotografie, circa 80 gessi e una cinquantina fra oggetti d’arte applicata e sculture a motivo prevalentemente animalista e la preziosa corrispondenza dell’artista con Gabriele D’Annunzio che lo ispirò a produrre numerosi lavori e che coniò per lui la definizione di «più grande animaliere italiano dopo il Pisanello». Inoltre il Museo ospita anche opere di artisti locali.
Di Brozzi è anche la Vittoria angolare (1923) che si può ammirare a due passi, sulla facciata del municipio in via Vittorio Veneto.

La Fondazione Magnani Rocca – Villa dei capolavori
La Villa dei Capolavori, a Mamiano di Traversetolo, è una delle più importanti istituzioni culturali in Italia. Oltre alle mostre temporanee che organizza ogni anno, ospita la prestigiosa collezione permanente di Luigi Magnani (1906-1984), musicologo e critico d’arte, uno degli ultimi grandi conoscitori delle arti del nostro tempo. La “Villa dei Capolavori”, circondata da uno splendido parco, dimora della famiglia Magnani fino al 1984, oggi è sede della Fondazione e ospita opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Durer, Tiziano, Goya, Rembrandt, Rubens, Van Dick, Monet, Renoir, Cézanne, De Chirico, De Pisis, Morandi, Burri, Severini, Canova.

Oasi naturalistica di Cronovilla WWF
Nella frazione di Vignale, si trova l’Oasi naturalistica di Cronovilla WWF che si estende per circa 60 ettari lungo la sponda sinistra del torrente Enza. Dotata di percorsi naturalistici e capanni d’osservazione, Cronovilla ha diverse zone umide, ricche di vegetazione acquatica e animali, soprattutto uccelli. Vi sono state censite 188 specie di uccelli: una straordinaria ricchezza di biodiversità che i volontari del WWF tutelano e proteggono. Meravigliosa anche la zona dei laghi di pesca sportiva, che ospitano gare di livello nazionale e internazionale.
L’area è denominata “Cronovilla” da una fabbrica di orologi – l’orologeria Beccarelli -, che, impiantata nel 1882 da Luigi Beccarelli, negli anni tra le due guerre ebbe rilevanza nazionale.
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Area attrezzata per camper e caravan
È posta tra via Bora e piazzale Europa. Ospita fino a quattro mezzi, dispone di due colonnine per l’energia elettrica, illuminazione, servizi. L’accesso alle piazzole è libero; per l’utilizzo dei servizi tel. 0521 344511 dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 12.30.

Cenni storici e curiosità
Traversetolo ottenne il riconoscimento di Comune e relativa autonomia amministrativa nel 1806 con l’istituzione del primo Maire, durante la dominazione francese. In precedenza era sempre appartenuto alla Giurisdizione feudale di Guardasone, comprendente anche Castione Baratti, di proprietà dei Conti Borromeo Arese che ne avevano acquistato i diritti nel 1466.
Nel periodo in cui rimase sede di maire (1806-1814), Traversetolo si trovò a comprendere territorialmente i centri di Guardasone, Vignale, Bannone, Sivizzano e Mamiano, ma perse Castione Baratti che passò a Neviano Arduini.
Dopo il crollo dell’impero napoleonico, in base alla Restaurazione voluta dal Congresso di Vienna, Traversetolo, pur mantenendo la sua giurisdizione, entrò a far parte del Ducato di Maria Luigia d’Austria (1815-1847), alla quale si sostituirono, dal 1847 al 1859, i Borbone di Lucca.
Nel 1859 Traversetolo e la sua giurisdizione divennero Comune del Regno d’Italia.
Traversetolo è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stato insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Dal 1946 Traversetolo è Comune della Repubblica Italiana, riacquistando nel 1951, per decreto del Presidente della Repubblica, la frazione di Castione Baratti.
Informazioni storiche a cura di Sonia Moroni.

Aree naturalistiche e sentieri